Pareri in materia di Appalti Pubblici

Argomento: Procedura da seguire

Consorzi - Procedura da seguire
QUESITO del 15/06/2008

I lavori consistono nella sistemazione di una strada vicinale di uso pubblico. Si è costituito il consorzio fra privati di cui vi fa parte ( nella percentuale di legge)anche il comune. L'importo dei lavori è di EURO 200.000. Il finanziamento pubblico (fondi comunitari) è pari al 70% Ora il mio problema è se, leggendo l'articolo 32 c.1 lett.d) e l'articolo 3 comma 25 del D.Lgs.163/2006, il Consorzio deve applicare in tutte le fasi (progettazione, affidamento,esecuzione e collaudo) le procedure di cui al medesimo decreto, fermo restando che devo comunque applicare le procedure imposte dal sogetto finanziatore.

Cortesemente sottopongo alla Vostra attenzione il seguente quesito. Ai sensi del comma 9 dell'art. 11 "...se la stipulazione del contratto non avviene nel termine fissato ... l'aggiudicatario può, mediante atto notificato alla stazione appaltante, sciogliersi da ogni vincolo o recedere dal contratto ...". Nell'ipotesi cioè di mancata stipulazione del contratto nei termini di legge e/o previsti dal Bando di gara per fatto non imputabile all'aggiudicatario provvisorio e, difronte alla manifesta volontà di quest'ultimo di sciogliersi da ogni vincolo, può la Stazione appaltante scorrere la graduatoria di gara e chiedere al/ai successivo/i migliore/i offerente/i la disponibilità a sottoscrivere il contratto? E se si, fino a quale concorrente può essere ammesso lo scorrimento? Oppure deve rinnovarsi l'intero procedimento di gara? Si precisa che nel bando di gara era stato richiamato letteralmente il contenuto dell'intero suddetto art. 11 comma 9 e, sempre nella lex specialis, la sola ipotesi di scorrimento della graduatoria era prevista nei casi di cui all'140 del medesimo D.Lgs., anch'esso integralmente richiamato, ma di cui, nella fattispecie, non ricorrono i presupposti. In mancanza di precise disposizioni legislative al proposito, si chiede il Vostro autorevole consulto. Ringraziando fin d'ora per il chiarimento che vorrete fornire allo scrivente, saluto cordialmente.

Vorrei sapere se, alla luce delle disposizioni dell'art. 11 comma 13, del D.Lgs 163/2006, possono continuare ad applicarsi le disposizioni indicate dall'art. 17 del RD 18/11/1923, n° 2440, laddove indica tra le modalità di stipula del contratto, le seguenti: a)per mezzo di scrittura privata firmata dall'offerente e dal funzionario rappresentante l'amministrazione; b)per mezzo di obbligazione stesa appiedi del capitolato; c) con atto separato di obbligazione sottoscritto da chi presenta l'offerta; d) per mezzo di corrispondenza, secondo l'uso del commercio, quando sono conclusi con ditte commerciali. Si richiede inoltre se le firme dei suddetti atti devono essere sottoposte ad autentica del Segretario comunale?

La giunta comunale ha adottato con propria deliberazione lo SCHEMA DI PROGRAMMA TRIENNALE LAVORI PUBBLICI 2011/2013 ED ELENCO ANNUALE 2011 DEI LAVORI DI COMPETENZA, AI SENSI DELL’ART. 128 DEL D.LGS. 163/2006, a novembre 2010. Il bilancio non è stato ancora approvato, allo stato attuale occorre apportare delle modifiche al Piano di cui sopra, in questa fase comebisogna procedere? La Giunta modifica lo schema di Piano prima dell'approvazione in consiglio o il consiglio stesso prima approva lo schema, così come adottato dalla giunta e successivamente approva le variazioni?

Nel caso volessi fare una gara su mepa ed invitare tutti gli operatori presenti sul mepa, devo comunque pubblicare una manifestazione d'interesse sull'albo pretorio per 30 giorni?

L’Unione Europea, nell’ambito della c.d. “transazione ecologica” sta valutando la possibilità di abolire, a far data dal 2035, la produzione di auto con motori termici. In tale contesto si stava ragionando sulla fattibilità per il prossimo futuro di poter installare, nei pressi dei parcheggi siti all’interno dell’infrastruttura dell’amministrazione, delle colonnine di ricarica per veicoli elettrici privati. Essendo un servizio a favore del proprio personale dipendente (e non per quello esterno) ad avviso della scrivente Stazione Appaltante (SA), tale possibilità potrebbe essere correttamente inquadrata come concessione di servizio a titolo non oneroso. L’attività, in effetti, parrebbe simile a quanto già avviene ad esempio per i distributori di snacks e bevande con la differenza che, anziché macchine distributrici si installerebbero colonnine di ricarica mentre, in luogo di generi alimentari, verrebbe erogata energia elettrica. Il gestore, sosterrebbe a proprie spese l’investimento per l’installazione, riscuoterebbe direttamente dai fruitori quanto erogato tramite specifica applicazione e provvederebbe alla manutenzione periodica dei punti distribuzione. Qualora occorra, il predetto operatore economico (OE), pagherebbe altresì il canone per l’occupazione del suolo pubblico, lasciando totalmente indenne l’amministrazione da ogni costo. L’SA porrebbe in essere una procedura negoziata, d’importo stimato a base di gara inferiore alla soglia comunitaria, per finalizzare una concessione variabile dai 5 ai 10 anni in ragione dell’investimento iniziale. L’aggiudicazione avverrebbe al prezzo più basso in riferimento all’OE che applicherebbe il minor prezzo all’energia elettrica erogata a favore degli utenti. Si chiede un autorevole parere sul corretto inquadramento dell’esigenza descritta. Ten.